La ricerca e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative giocano un ruolo fondamentale nella crescita del settore delle energie rinnovabili.
Le nuove sfide possono essere affrontate attraverso l’utilizzo di strumenti abilitanti ed uno di questi è proprio la ricerca nello sviluppo delle infrastrutture, nella sicurezza degli approvvigionamenti e nell’utilizzo dei sistemi di storage, sia idroelettrico che elettrochimico.
Analogamente per ciò che concerne il Biometano. Nel recente rapporto “Verso l’autonomia energetica italiana: acqua, vento, sole e rifiuti, le nostre materie prime”, realizzato da Ambrosetti e A2A, viene indicato che una corretta gestione del ciclo dei rifiuti e degli scarti di produzione agricola ed alimentare può sostenere questa filiera, che può contribuire alle riduzioni delle emissioni e all’aumento della produzione di energia a livello nazionale. Un’altra area quindi dove ricerca e innovazione possono essere determinanti.
D’altro canto, è importante ricordare che una componente del PNRR riguarda proprio, tra le altre cose, l’energia rinnovabile, con l’obiettivo di incremento della quota di queste fonti nel sistema complessivo, in linea con gli obiettivi europei e nazionali di decarbonizzazione, di potenziamento e digitalizzazione delle infrastrutture di rete per accogliere l’aumento di produzione da FER (Fonti di Energia Rinnovabile) e aumentarne la resilienza a fenomeni climatici estremi, e la promozione della produzione, distribuzione e degli usi finali dell’idrogeno, in linea con le strategie comunitarie e nazionali.
Un’occasione quindi per investire anche nella ricerca e nell’innovazione in questi settori.
Infatti, se è vero che l’Italia può far leva su tecnologie prevalentemente mature, è altresì ragionevole pensare che le stesse possono essere ulteriormente perfezionate, come ad esempio i sistemi fotovoltaici distribuiti di piccola taglia e le soluzioni offshore per l’eolico.
Non dimentichiamo inoltre che lo stesso PNRR prevede lo sviluppo in Italia di filiere competitive nelle aree a maggior crescita che consentano di ridurre la dipendenza da importazioni di tecnologie ed anzi di farne motore di occupazione e crescita (ad esempio tecnologie per aerogeneratori di nuova generazione e taglia medio-grande, oppure tecnologie per la produzione di elettrolizzatori).