Il rame gioca un ruolo cruciale nelle energie rinnovabili per diverse ragioni, grazie alle sue proprietà uniche e alla sua ampia gamma di applicazioni.
Sappiamo che il rame è uno dei migliori conduttori di elettricità, secondo solo all’argento.
Questa caratteristica lo rende ideale per la trasmissione di energia elettrica, minimizzando le perdite energetiche durante il trasporto. Inoltre, la sua duttilità e malleabilità consente la sua modellazione in fili sottili e altre forme, rendendolo versatile per vari componenti elettrici e meccanici mentre la sua resistenza alla corrosione garantisce una lunga durata ai componenti elettrici che lo contengono, anche in condizioni ambientali avverse. Infine, il rame è riciclabile al 100% senza perdere le sue proprietà, rendendolo un materiale sostenibile dal punto di vista ambientale.
Per quanto riguarda l’energia eolica, il rame rappresenta un componente imprescindibile. Per costruire una turbina eolica terrestre sono necessarie circa 4 tonnellate di rame mentre se si considerano quelle in mare aperto le tonnellate salgono a quasi 10 (Fonte: Visual Capitalist).
Oltre alle quantità necessarie per gli avvolgimenti, esso è utilizzato massicciamente anche nei cavi per la trasmissione dell’energia ai sistemi di distribuzione.
I pannelli fotovoltaici utilizzano il rame nei fili di collegamento tra le celle fotovoltaiche e negli inverter che convertono l’energia solare in energia elettrica mentre i sistemi di accumulo per immagazzinare l’energia solare spesso contengono rame per i collegamenti e i cavi interni.
Nel campo idroelettrico, similmente alle turbine eoliche, i generatori e i trasformatori nelle centrali idroelettriche utilizzano rame per i loro avvolgimenti.
Per quanto riguarda i veicoli elettrici, i loro motori contengono avvolgimenti in rame per massimizzare l’efficienza energetica mentre le infrastrutture di ricarica (stazioni e cavi) contengono rame per garantire maggiore robustezza e affidabilità. Si consideri che un veicolo tradizionale con motore a combustione interna utilizza una frazione del rame contenuto in un veicolo elettrico: 48 libbre per un motore a combustione contro 183 libbre per la batteria di un veicolo elettrico. Un’auto ibrida contiene 88 libbre di rame.

Se da un lato ci sono notevoli vantaggi nell’utilizzo del rame nelle energie rinnovabili grazie alle caratteristiche che abbiamo citato, dall’altro la domanda per questo metallo continua a crescere, superando anche l’offerta, facendo così salire i prezzi.
Infatti, la risposta dell’offerta di rame è notoriamente lenta: una miniera di rame richiede circa 10/15 anni per essere esplorata, sviluppata e messa in funzione. Per non parlare poi dei problemi legati alla politica delle regioni in cui queste miniere si trovano, con notevoli ritardi per i processi di estrazione. Si consideri poi che l’estrazione del rame deve essere gestita in modo sostenibile per minimizzare gli impatti ambientali e sociali.
La sfida è quindi sull’incremento della domanda che può portare a tensioni sotto il profilo dell’approvvigionamento e dei prezzi.
In conclusione, il rame è un elemento fondamentale per lo sviluppo e l’efficienza delle tecnologie legate allo sviluppo delle energie rinnovabili in quanto le sue proprietà fisiche e meccaniche lo rendono indispensabile per la costruzione e il funzionamento di numerosi sistemi energetici sostenibili, contribuendo così alla transizione verso una società a basse emissioni di carbonio.
Per questo motivo continuerà ad essere molto richiesto, e nel giro dei prossimi trent’anni la domanda potrebbe crescere di circa sei volte rispetto a quella di oggi.
Ciò implica che per gli investitori che guardano al potenziale delle energie rinnovabili, il mercato di questo metallo non può essere ignorato.